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album di Francesca


 La storia di un collezionista psicopatico

il racconto

PROSSIMAMENTE


 Correva l'anno...

Un salto indietro nel tempo fino ai primi anni del Novecento, sbirciando le cartoline che raccontano la nostra storia. Curiosità e fascino per i tempi che furono.

Sfoglia l'album delle cartoline di Capo d'Orlando. Scopri gli angoli nascosti e scomparsi. Le prime immagini dei fotografi che hanno fatto conoscere al mondo Capo d'Orlando. Le strade, gli edifici pubblici, le ville, la spiaggia...il paese dei nostri avi.

                               Guarda

Ricordare con le immagini dell'epoca. Come un puzzle da ricomporre, e pezzo dopo pezzo si scoprono i modi di vivere legati a quell'epoca e a quegli uomini che l’hanno vissuta, sofferta, amata e cambiata.

1960...

...e i ragazzi del tempo già giocavano a Pallacanestro. Da allora, in centinaia a a correre e saltare per piazze e cortili. Le foto di chi c'era e di chi sognava la serie A.GuardaLe squadre, i presidenti, gli allenatori e il pubblico di quegli anni.

 

La classeGuarda

Tempi andati; grembiule nero e tricolore sul petto. Su di tutti il "Professore". Qualcuno non c'è più, di qualche altro si e perso il nome...

 

La moneta di Agatirno           Basket Serie A

 

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             NOI SIAMO CAPO D'ORLANDO

 

 

 

La moneta di Agatirno, leggendario eroe greco figlio di Eolo, fondatore della città di Agathyrnos, l'attuale Capo d'Orlando. Esemplare di moneta  bellissima, circondata da un alone di mistero per la sua rarità. Buona conservazione e con la scritta completamente leggibile, una autentica perla da ammirare.

    Guarda

 
La Pietra del Mercadante

La fine di un "mistero"

 

La "Cava del Mercadante" si trova a Capo d’Orlando in zona Bagnoli, località da tempo interessata a ritrovamenti archeologici di epoca  romana. La cosiddetta “Cava” si trova nel tratto di costa interno al costruendo porto, lungo la battigia verso est. Qui, a ridosso della linea di costa affiora una formazione rocciosa nella quale sono state scavate forme circolari. Ma perché e a cosa servivano ? Dopo anni di ipotesi, alcune fantasiose, è giunto il momento di fare  chiarezza sull'argomento.

    P R O S S I M A M E N T E

 

Possiamo dire risolto l'alone di  "mistero" che ha da sempre circondato il sito archeologico denominato "Cava del Mercadante".

 
Un libro

Il dopoguerra a Capo d'Orlando 1944-48 di Marcello Galipò

Marcello Galipò o semplicemente Marcello come amavano chiamarlo familiarmente tutti, nacque a Capo d'Orlando il 24 settembre 1922. Il 10 maggio del 1948 il male ebbe il sopravvento e fu l'ultimo respiro di Marcello.

Giornalista pubblicista, sempre al di sopra delle parti e facendosi carico dei problemi dei cittadini, seppe conquistare l'affetto del popolo che vedeva in lui il giovane che avrebbe guidato la cittadina verso il futuro.

Ma chi era questo ventenne che con i suoi articoli giornalistici bacchettava i politici e gli amministratori del tempo. Di lui disse il maestro Micale, "...ti rivedo lì, seduto sul primo banco, ricordo i tuoi primi lavori, ricordo le tue prime composizioni. Non tardai ad accorgermi che eri l'alunno prodigio".

 

 
 
Il Furto

Anno 1925 furto sacrilego a Capo d'Orlando

                 

Venerdì 11 dicembre 1925, nella notte, ignoti si introducono nella Chiesetta situata in cima al colle che domina l'abitato e rubano la piccola Statuina dedicata a Maria SS patrona di Capo d'Orlando, il cui ritrovamento  risaliva al 22 ottobre del 1598.

 

Da quel lontano 1925 nonostante le ricerche non si ebbe più notizia della Statuina rubata. L'attuale Statuina che oggi si venera nella chiesetta posta in cima al Monte è una riproduzione fatta nel 1926.

   

Ma perché rubare una statuina senza valore, un oggetto che non era d'oro, argento o altro prezioso materiale? Quanto poteva ricavare un ladro dalla vendita di una statuina di così povera fattura e di nessun interesse artistico. Una statuina di poco più di 20 centimetri di colore bianco e di fattura artigianale anonima a quale disattento ladro sarebbe mai potuta interessare?

Ma se lo scopo del furto non era economico, cosa si cela veramente dietro la sparizione della Statuina? Perché rubare la venerata immagine della patrona proprio in coincidenza con l'autonomia comunale della comunità di Capo d'Orlando?  Fra i tanti oggetti preziosi presenti nella Chiesa, perché fu rubata solo la piccola Statuina ? Di chi fu la mano e chi invece il mandante di un simile atto? E nelle indagini ci fu depistaggio?

Vedi

Queste riflessioni sono dirette all'analisi di un avvenimento ancora vivo nella memoria storica della comunità Orlandina, e attraverso esse che si cercherà di dare una diversa lettura dell'episodio.


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