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La storia di un
collezionista psicopatico |
il racconto
PROSSIMAMENTE
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Un
salto indietro nel tempo fino ai primi anni del Novecento, sbirciando le cartoline che raccontano la
nostra storia.
Curiosità
e fascino per i tempi che furono. |
Sfoglia l'album
delle cartoline di Capo d'Orlando. Scopri gli angoli nascosti e scomparsi.
Le prime
immagini dei fotografi che hanno fatto conoscere al mondo Capo
d'Orlando.
Le strade, gli edifici pubblici, le ville, la
spiaggia...il paese dei nostri avi. |
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Ricordare
con le immagini dell'epoca.
Come un puzzle da ricomporre, e pezzo dopo pezzo si
scoprono i modi di vivere legati a quell'epoca e a quegli uomini
che l’hanno vissuta, sofferta, amata e cambiata. |
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...e
i ragazzi del tempo già giocavano a Pallacanestro.
Da allora, in centinaia a a correre e saltare
per piazze e cortili. Le foto di chi c'era e
di chi sognava la serie A. Le squadre, i presidenti, gli allenatori e il
pubblico di quegli anni. |
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La classe |
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Tempi andati; grembiule nero e tricolore sul petto. Su
di tutti il "Professore".
Qualcuno non c'è più, di qualche altro si e perso il
nome... |
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NOI SIAMO CAPO
D'ORLANDO |
La moneta di Agatirno,
leggendario eroe greco figlio di Eolo, fondatore della città di
Agathyrnos, l'attuale Capo d'Orlando. Esemplare di moneta bellissima, circondata da
un alone di mistero per la sua rarità. Buona conservazione e con la scritta
completamente leggibile, una autentica
perla da ammirare. |

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La fine di un "mistero" |
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La
"Cava del Mercadante" si trova a Capo d’Orlando in
zona
Bagnoli, località da tempo interessata a ritrovamenti
archeologici di epoca romana. La
cosiddetta “Cava” si trova nel tratto di costa
interno al costruendo porto, lungo la battigia
verso est. Qui, a
ridosso della linea di costa affiora una formazione rocciosa
nella quale sono state scavate forme circolari. Ma perché e a cosa servivano ?
Dopo anni di ipotesi, alcune fantasiose, è giunto il momento di fare
chiarezza sull'argomento.
P R O S S I M A M E N T E
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Possiamo dire risolto l'alone di "mistero" che ha da sempre
circondato il sito archeologico denominato
"Cava del Mercadante". |
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Il
dopoguerra a Capo d'Orlando 1944-48 di Marcello Galipò
Marcello Galipò o semplicemente
Marcello come amavano chiamarlo familiarmente
tutti, nacque a Capo d'Orlando il 24 settembre 1922. Il 10
maggio del 1948 il male ebbe il sopravvento e fu l'ultimo
respiro di Marcello.
Giornalista
pubblicista, sempre al di sopra delle parti e
facendosi carico dei problemi dei cittadini, seppe
conquistare l'affetto del popolo che vedeva in lui
il giovane che avrebbe guidato la cittadina verso il
futuro.
Ma chi era questo ventenne
che con i suoi articoli giornalistici bacchettava i politici
e gli amministratori del tempo. Di lui disse il maestro
Micale, "...ti rivedo lì, seduto sul
primo banco, ricordo i tuoi primi lavori, ricordo le tue
prime composizioni. Non tardai ad accorgermi che eri
l'alunno prodigio". |
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Anno 1925 furto sacrilego a
Capo d'Orlando
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Venerdì 11 dicembre 1925, nella notte, ignoti
si introducono nella Chiesetta situata in cima al colle che
domina l'abitato e rubano la piccola Statuina dedicata a
Maria SS patrona di Capo d'Orlando, il cui ritrovamento
risaliva al 22 ottobre del 1598.
Da
quel lontano 1925 nonostante le ricerche non si ebbe più
notizia della Statuina rubata. L'attuale Statuina che oggi
si venera nella chiesetta posta in cima al Monte è una
riproduzione fatta nel 1926. |
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Ma perché rubare una statuina senza valore, un oggetto che
non era d'oro, argento o altro prezioso materiale?
Quanto poteva ricavare un ladro dalla vendita di una
statuina di così povera fattura e di nessun interesse
artistico. Una statuina di poco più di
20 centimetri di
colore bianco e di fattura artigianale anonima a
quale disattento ladro sarebbe mai potuta interessare?
Ma se lo scopo del furto non era economico, cosa si
cela veramente dietro la sparizione della Statuina?
Perché rubare la venerata immagine della patrona proprio in
coincidenza con l'autonomia comunale della comunità
di Capo d'Orlando? Fra i tanti oggetti preziosi
presenti nella Chiesa, perché fu rubata solo la piccola
Statuina ? Di chi fu la mano e chi invece il mandante di un
simile atto? E nelle indagini ci fu depistaggio? |
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Queste
riflessioni sono dirette all'analisi di un avvenimento
ancora vivo nella memoria storica della comunità Orlandina,
e attraverso esse che si cercherà di dare una diversa
lettura dell'episodio. |
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