Cenni storici sul collezionismo delle cartoline illustrate
Maria Eugenia Johnson
Carlo D'Amico
Fra l’800 ed il '900 l’uso della cartolina illustrata, che oggi consideriamo come un sistema di comunicazione superato, obsoleto e soppiantato dalle moderne tecniche di ripresa digitale, allora, in un palpitare di scoperte, cambiamenti e rivoluzioni, rappresentò e si rilevò come la scintilla che coinvolse milioni di persone nel mondo ad intraprendere una rete di contatti personali e di conoscenze al di la di ogni aspettativa.
In ciò una serie di circostanze, a volte anche fortuite, contribuirono al successo mondiale della cartolina illustrata. L’espansione di un capillare ed efficace sistema di servizi postali, sia in ambito Nazionale che su scala Mondiale, contribuì notevolmente alla sua diffusione. Ma furono determinanti anche il verificarsi di situazioni contingenti una fra tutte e da non da sottovalutare fu l'impatto che ebbero i flussi migratori che in quel periodo si verificarono in Europa e che più in generale coinvolsero l’intero globo. Anche una accorta politica dei prezzi nei servizi postali internazionali e la loro economicità, influì sul nascente sistema di comunicazione coinvolgendo milioni di persone.
Per capire cosa fu veramente l’impatto della cartolina illustrata sulla società di allora, l’unico paragone che si può ragionevolmente azzardare è quello con l’odierna rete mondiale di Internet. Ossia il paragone regge solamente su ambito mondiale in cui un sistema di comunicazione possa definirsi Universale. In contemporanea con l'uso della cartolina come mezzo di comunicazione, e con l'introduzione delle illustrazioni sul fronte delle cartoline si sviluppò anche il fenomeno del collezionismo. Inizialmente riservato ad una ristretta cerchia di persone benestanti, in breve tempo esso si manifestò come fenomeno di massa che coinvolse tutti i ceti sociali. E se inizialmente le illustrazioni delle cartoline erano indirizzate principalmente a illustrare l'arte e i monumenti famosi di importanti città, col tempo e con l'affinarsi delle tecniche fotografiche, trovarono posto nelle illustrazioni i piccoli paesi, ma anche i modi di vivere e i costumi di civiltà diverse.
La cartolina diveniva così il mezzo per fantasticare su improbabili viaggi intorno al mondo senza abbandonare le proprie residenze. E qui, comodamente adagiati nella quiete dei salotti, l'album di cartoline era l'oggetto di cui andare fieri e da mostrare con orgoglio ad ospiti e commensali. Per incoraggiare tale forma di collezionismo erano sorti nelle principali città negozi specializzati nella vendita delle cartoline. E nelle città ma anche in piccoli paesi erano sorti in simbiosi con circoli letterali, artistici e culturali, delle sezioni dedicate ai collezionisti di cartoline. In ciò le grandi case tipografiche tedesche e austriache, ebbero il loro tornaconto promuovendo in concomitanza con i numerosi eventi di inizio secolo come le Esposizioni Universali, associazioni di collezionisti, riunendo sotto diverse sigle chi coltivava oltre al gusto per le arti visive e letterarie anche quella nascente aspirazione alla modernità rappresentata dalla cartolina e dalle sue illustrazioni. E se inizialmente il collezionista di fine '800 era prevalentemente di ceto nobile ed aristocratico con i primi anni del '900 vi fu una trasformazione radicale e prevalente, in cui il collezionista di cartoline si trasformò in una sorta di rivoluzionario borghese pronto ad abbracciare i cambiamenti e le avanguardie che vorticosamente si presentavano nella società di inizio secolo.
Sorsero così non solo in Italia ma in tutto il mondo Associazioni e Circoli i cui soci si dilettavano nello scambio di cartoline. In questo erano favoriti i cittadini di lingua inglese che col supporto della conoscenza della lingua potevano spaziare nei loro contatti dalle colonie delle Americhe fino alle Indie. Le cartoline più ricercate erano quelle che illustravano le capitali europee e le moderne città americane ma anche le illustrazioni di lontanissime civiltà erano ricercatissimi oggetti da collezionare. Una delle Associazioni in ambito Mondiale e che raccoglieva al suo interno circa seimila aderenti era il The Cosmopolitan Correspondence Club.
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