Cartoline  d 'Epoca

Una foto storica

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Quelli dell'Autonomia

I quattro personaggi ritratti in questa storica foto sono stati i protagonisti della Autonomia del Comune di Capo d'Orlando avvenuta nel 1925. La foto è tutta una storia da raccontare anche dal punto di vista figurativo.
 

E' evidente che la ripresa è stata effettuata con l'intenzione di tramandare ai posteri un avvenimento di cui i personaggi si erano resi protagonisti. Che i quattro siano stati le colonne portanti di un avvenimento importante è dato anche dal contesto in cui il fotografo ha voluto riprendere le quattro figure. Infatti il fotografo in questa occasione non ha utilizzato il suo comodo studio fotografico per la ripresa, ma ha scelto un luogo esterno che potesse dare alla foto quella forza espressiva che meritava l'avvenimento storico. E cosa meglio della mole possente di un gruppo di scogli adagiati in riva al mare, come creature esauste e sconfitte dopo una ardua battaglia con le onde, poteva rappresentare al meglio questo istante di Storia. Di proposito il fotografo ha escluso dall'inquadratura il Monte col Santuario posto a sinistra nella foto. I quattro sono rappresentati come i vincitori di una epica battaglia e quello alle loro spalle è l'ultimo dei giganti crollati dopo strenua lotta. In loro traspare fierezza e soddisfazione ma anche l'orgoglio di chi sa di aver raggiunto un obiettivo importante. Dai loro sguardi indirizzati alla ricerca di un orizzonte nascosto, possiamo percepire i sogni, le aspettative e le loro speranze. Anche la lettura della foto è alquanto inusuale, da destra a sinistra, e fa intendere l'interpretazione di un avvenimento fuori dagli schemi classici. Con questa premessa ecco che la lettura appare significativa e abbagliante nella sua costruzione scenica. I quattro personaggi vengono sistemati con la sapienza di un regista sulla scena e quella che all'occhio inesperto sembra una foto casuale è invece il risultato di una grande esperienza e professionalità, il tutto per dare all'inquadratura quel senso di autenticità, casualità e forza.

Ma la scena è totalmente costruita. Non solo la scelta del luogo, ma anche gli sguardi, la postura dei personaggi con il loro immobilismo, fa risaltare ancora di più tutta la scena con quei faraglioni dormienti alle spalle, sembra che si voglia di proposito evitare il minimo bisbiglìo e la totale assenza di rumore, e sembra che anche le onde del mare partecipano a questo immobilismo. Ed è così che la scena è tutta concentrata sui quattro personaggi, e l'osservatore è rapito da quelle eleganti figure in totale contrasto con l'ambiente. Ed è qui tutta la storia. Ma improvvisamente l'osservatore è catturato dallo sguardo diretto di uno dei quattro che guardando verso l'apparecchio fotografico interrompe quella meravigliosa armonia. E' qui viene fuori la grande Arte fotografica. E l'artista-fotografo intuisce che quello sguardo trasmette tutta la poesia, la dignità e la fierezza di un attimo di Storia. Ed è così che la foto improvvisamente sembra prendere vita, uscire dal suo immobilismo e penetrare il nostro sguardo. Anni di soprusi,  di sacrifici e le speranze di una comunità sono rimaste impresse in quello sguardo che è la sintesi di una grande certezza e che sembra voler dire, " Noi ci abbiamo creduto, abbiamo lottato e vinto, ma adesso tocca a voi ... Orlandini ".

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